La
dolina dei Prai da Gom
Cos'è una "dolina del freddo" ?
In alcune aree del territorio montano e collinare il suolo
è caratterizzato dalla presenza di piccole o grandi concavità, di natura
prevalentemente carsica, all’interno delle quali possono generarsi condizioni
termiche molto particolari e che sembrano non competere alla climatologia
dell’ambito geografico che le ospita.
Si tratta di conche, depressioni o più
generalmente “doline”, il cui comportamento termico in determinate condizioni
meteorologiche è già stato studiato in passato all’estero e che fin da subito ha
indotto i ricercatori ad approfondire i vari aspetti che lo
contraddistinguono.
All’origine del fenomeno è la formazione ed il ristagno,
all’interno della conca, di uno strato di aria molto fredda nelle ore serali e
notturne, soprattutto nel periodo invernale ed in concomitanza con cielo sereno
e vento molto debole o assente.
Grazie all’assenza di vento nella conca e alla
continua perdita di calore del terreno, tale strato, caratterizzato da aria
sempre più fredda e da una marcata inversione termica, rimane intrappolato nella
depressione ed aumenta rapidamente di spessore, assumendo le caratteristiche di
un “lago di aria fredda”.
La formazione di questo “lago”, peraltro comune nelle
zone di parziale ristagno dell’aria fredda come gli ampi fondovalle e le pianure,
è associato ad una sorprendente fenomenologia del comportamento della
temperatura e di conseguenza anche dell’umidità relativa, palesando un’estrema
sensibilità del “lago” alle condizioni meteorologiche generali.
Nelle notti
invernali serene e calme la massa d’aria contenuta nella conca si raffredda in
maniera rapida ed intensa fin dal tramonto, specie in prossimità del fondo, il
quale si raffredda maggiormente rispetto agli strati appena superiori,
determinando una forte inversione termica.
E’ sufficiente però una moderata
ventilazione per rimescolare il “lago di aria fredda”, far scomparire
l’inversione e provocare bruschi rialzi termici, soprattutto sul fondo.
Qualora,
invece, il vento resti debole o assente ed il cielo si mantenga sereno o poco
nuvoloso per tutte le 24 ore, la massa d’aria fredda intrappolata nella
depressione si scalda sensibilmente durante il giorno, grazie al prolungato
soleggiamento che caratterizza di solito queste doline, favorendo quindi
escursioni termiche giornaliere molto ampie.
Testo a cura di Bruno Renon, tratto da
https://www.arpa.veneto.it/temi-ambientali/climatologia/progetti/depressioni-fredde1
La conca dei Prai da Gom
I Prai da Gom sono una valletta lunga
ca. 1 km e larga mediamente ca. 200-300m; il "culmine" della conca si trova
attorno ai 1100m, mentre il fondovalle più basso arriva a 1047-1048m.
La zona si trova nel sistema montuoso del Biaina-Brento-Casale, situato pochi km a nord dell'Alto Garda trentino.
Osservando bene la sua morfologia, non è un caso che nella zona più bassa il terreno sia caratterizzato da una
torbiera: come in molti altri casi di dolina/conca fredda, in passato il
fondovalle era occupato infatti da un lago che, per vari motivi, si è poi
prosciugato in epoca storica, lasciando al suo posto qualche locale acquitrino e
zona di torbiera; nei periodi di forte piovosità o in caso di rapido
scioglimento di manto nevoso abbondante, nel fondovalle si riforma un lago che a
volte può raggiungere 1-2m di profondità.
A tal proposito, come spiegato nel paragrafo precedente dall'esperto Bruno Renon, alla fine ogni
incavo lacustre se venisse prosciugato artificialmente lavorerebbe come una "conca
fredda", proteggendo il suo fondo dal vento e dunque permettendo una forte
radiazione e ristagno di pesante
aria fredda come se fosse, per l'appunto, acqua in un lago.
I Prai da Gom, per le loro caratteristiche, è sicuramente uno dei migliori e "produttivi"
esempi di dolina del gelo di tutto il Trentino, con valori minimi che alla quota
di 1000-1100m hanno pochi pari.
Fra 2008 e 2011 lo scrivente, con la frequente collaborazione dell'amico ed
appassionato meteo Ivano Versini, ha già
effettuato alcune rilevazioni con una strumentazione ancora piuttosto "primordiale"
ma assai efficace (iButton), posizionata nello stesso identico punto dove è
stata installata in data 7.9.2024 la stazione meteo attuale.
In quel periodo la minima assoluta registrata fù di -29° nell'inverno 2008-2009
e, considerando il tutto, in inverni "storici" come quelli del 1928-29,
1955-1956, 1962-1963 o 1984-1985, non è difficile ipotizzare che sul fondo dei
Prai vi siano state minime fin sui -38°/-40°.
Matteo Calzà
Mappa altimetrica - Carta tecnica provincia autonoma
di Trento, ed. 2020



Foto del periodo 2008-2011

Le stazioni in funzione
OneConcept Beaufort - versante
1.095m slm
Davis Vantage Vue - fondovalle 1.050m slm
